A Grumento Nova in scena la rappresentazione teatrale Giocasta ed Edipo Di Redazione • 20 agosto 2015
Questa sera, con inizio alle 21 nell’anfiteatro romano di Grumento Nova andrà in scena la rappresentazione teatrale dal titolo: “Giocasta ed Edipo”, organizzata dall’Associazione Pa.Ga. Scenamediterraneo di Potenza nell’ambito del Festival Teatri di Pietra 2015, promosso di concerto con i comuni di Tito, Venosa, Miglionico e Grumento Nova, con la Regione Basilicata, la Mda CapuAntica Festival, la Soprintendenza ai Beni Archeologici di Basilicata e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Lo scrivono in una nota gli organizzatori dell’evento, che ha tra i protagonisti Caterina Vertova ed Edoardo Siravo. “Giocasta – si legge nel comunicato – è una donna che decide di essere libera. Caterina Vertova, reduce dal successo dello spettacolo Malafemmina, aderisce a questo nuovo progetto con la determinazione di portare avanti la difesa dei diritti umani delle donne. Giocasta si sposa a 17 anni, desidera essere donna, diventare madre. Un potere occulto glielo impedisce e lei con tutta se stessa porta avanti la sua folle rivoluzione. Caterina Vertova è Giocasta, una donna che combatte contro tutte le distinzioni sociali e culturali, una fra tutte quella fra l’uomo e la donna. Il testo dell’autrice contemporanea Dimitra Mitta risponde alle necessità di mettere in scena una figura come Giocasta per analizzare e capire che cosa succede nel cuore e nell’anima di un grande personaggio femminile della mitologia greca, di cui ad oggi si è solo accennato attraverso la storia di Edipo. Giocasta regina di Tebe – si legge ancora – a causa di una tremenda profezia sposa Edipo, suo figlio, che nello stesso tempo è anche l’assassinio di Laio, suo primo marito e padre di Edipo stesso. L’opera inedita offre una visione innovativa di una delle storie più antiche del teatro classico. Edipo è interpretato da Edoardo Siravo, che rende magistralmente lo smarrimento di un uomo che ha subito, senza saperlo, un destino dal quale ha disperatamente tentato di fuggire. Per liberarsi ( sindrome di Giocasta ), Giocasta inneggia alla possibile totale libertà di diventare madre con il seme di un altro uomo e alla necessità di una sorte diversa e distinta di una moglie rispetto al proprio marito. La tragedia ha un finale diverso da quanto siamo abituati a vedere sul palcoscenico della drammaturgia greca. Ne viene fuori una figura di donna forte, consapevole e moderna. Un ruolo che Caterina Vertova, attrice di grande fama diplomata all’Accademia D’Arte Drammatica del Piccolo di Milano e con una carriera teatrale di oltre quaranta spettacoli, interpreta con la consueta professionalità e con la passionalità di cui è capace”. Insieme a Caterina Vertova e Edoardo Siravo, anche Valentina Enea e Cesare Biondolillo: i due giovani attori palermitani porteranno in scena Antigone e il giovane Edipo. Tra le novità di questa edizione la partecipazione di Renato Campese, che interpreta Tiresia, forse il personaggio più consapevole e integro di tutta la vicenda. La regia è affidata Stefano Mollica.
FONTE:
http://www.laprimapagina.it/2015/08/20/gru...casta-ed-edipo/A Massa Lubrense torna la storica rassegna teatrale Torre TurboloDal 6 al 22 agosto 2015 ritorna, dopo 11 anni di pausa, la Rassegna del Teatro Italiano Torre Turbolo giunta alla sua XVIII edizione
Riparte con un cartellone di grande pregio artistico la Rassegna del Teatro Italiano Torre Turbolo, che dal 1986 ha rappresentato un solido punto di riferimento nel panorama culturale della penisola sorrentina, in cui il teatro dei grandi autori del passato e del presente si fonde a regie contemporanee, compagnie di lunga data e talenti emergenti che sapranno certamente donare un prezioso contributo alla splendida Città che li ospita.
La kermesse si apre al Belvedere di S. Maria Annunziata, a Massa Lubrense, il 6 agosto alle ore 21.00 con un grande classico del teatro, “Orsù” liberamente tratto da L’Orso di A. Cechov, pièce comica con Cinzia Annunziata e Nello Provenzano per la regia di Libero De Martino.
A seguire il 9 agosto, omaggio all’avanspettacolo partenopeo del ‘900: “E allora? Guarda, stupisci!” con Gianni Aversano, Michele De Martino e Paolo Propoli.
Atmosfera noir il 13 agosto con “Radio Maigret – I casi di Monsieur M.” intrigante serata teatral-radiofonica dedicata al celebre Commissario, di e con Gloria Sapio, Maurizio Repetto e il musicista /rumorista Andrea Cauduro.
Il 17 agosto tocca invece ad una coppia surreale del teatro italiano, Giorgio Donati e Jacob Olesen in un esilarante “Comedy Show”.
Il 19 agosto è la volta di un altro irresistibile duo, Brad Repp e Aldo Gentileschi in “CONdivertimentoCERTO”, concerto spettacolo in cui musica colta e teatro si fondono con risultati sorprendenti.
Penultimo appuntamento il 20 agosto con “Il Fazzoletto di Dostoevskij” di Giuseppe Manfridi con Paolo Pollio per la regia di Anastasia Costantini. Monologo sferzante a tratti irrefrenabile, levigato con maestria sul mondo del grande scrittore russo.
La Rassegna si chiude il 22 agosto con una delle trame più illustri della mitologia greca “Giocasta Edipo” con Caterina Vertova e Edoardo Siravo, regia di Stefano Molica.La Rassegna è anche un momento per godere delle bellezze di Massa Lubrense con “Torre Turbolo Foyer”, tutti i giorni di spettacolo dalle 19.00 alle 20.45 aperitivo con momenti di musica e moda sui magici tramonti del Belvedere.
A rendere il tutto più rilassante, il comodo servizio navetta dall’ampio parcheggio gratuito di Via Partenope a Massa Lubrense.
FONTE:
http://www.slowsud.it/a-massa-lubrense-tor...e-torbolo/3841/Riepilogando le tappe della tournée estiva di "Giocasta Edipo"sono:
18 Agosto 2015 Tindari
19 Agosto 2015 Segesta
20 Agosto 2015 Grumento
22 Agosto 2015 Massa Lubrense
23 Agosto 2015 Gioiosa Jonica
25 Agosto 2015 Poggiardo
CATERINA VERTOVA E EDOARDAO SIRAVO SUL PALCOSCENICO DI MARINA DI GIOIOSA IONICASaranno Caterina Vertova ed Edoardo Siravo i protagonisti di Giocasta ed Edipo, in scena domenica 23 agosto, alle 21,30, al Teatro Romano di Marina di Gioiosa Ionica, che si conferma capitale teatrale estiva della Locride.
Prosegue con questi due straordinari interpreti il Magna Graecia Teatro, giunto alla sua VII Edizione, con la direzione artistica di Mimmo Pantano.
Basata sul testo della scrittrice contemporanea Dimitra Mitta, la rappresentazione ribalta l’intreccio dell’opera di Sofocle e punta la lente d’ingrandimento sulla complessità della figura di Giocasta, magistralmente interpretata da Caterina Vertova. Un personaggio di solito ai margini della tragedia che diventa motore e perno dell’intera vicenda, definendo un concetto rivoluzionario dell’essere donna, moglie e madre. Obiettivo del regista Stefano Molica, infatti, è quello di analizzare e capire cosa succede nell’anima e nel cuore di un grande personaggio femminile del Teatro Classico di cui ad oggi si è solo “accennato” attraverso la storia di Edipo.
A causa di una tremenda profezia, Giocasta, regina di Tebe, sposa Edipo, suo figlio, che allo stesso tempo è anche l’assassino di Laio, primo marito della donna e padre di Edipo stesso.
Nessuno conosce questa terribile verità ad eccezione di Giocasta. Solo lei è consapevole di tutto quello che è successo e di tutto quello che accadrà; solo Giocasta è capace di capire le oscure manovre del fato ed è in grado di sostenere le conseguenze delle azioni altrui.
Da questa consapevolezza acquisita emerge una figura di donna costretta a diventare forte per far fronte alla violenza: obbligata ad abbandonare suo figlio, non perde l’occasione di riappropriarsene una seconda volta, consapevolmente fa dei figli con lui e lo rende felice fino al momento in cui viene messa a repentaglio la sua stessa indipendenza.
Estremamente contemporanea, la Giocasta raccontata da Molica è una donna sicura di sé e artefice del proprio destino, che inneggia alla possibile libertà di diventare madre “con il seme di un altro uomo” e alla necessità di una “sorte diversa e distinta” di una moglie rispetto al proprio marito.
A fare da contraltare a Giocasta, un Edipo sperduto e delirante, interpretato da Edoardo Siravo, deve cercare di rielaborare se stesso o rimanere schiacciato dalla personalità di una donna potente e passionale. Sostenuto dalla figlia Antigone, che accetta di essere altro da sé per compiacere un padre cieco e malato, Edipo perderà ogni punto di riferimento e sarà costretto a vagare per il mondo cercando di reinventare la sua realtà.
FONTE:
www.telemia.it/news.php?news=11514