Rassegna stampa, Vecchi articoli o interviste pubblicate sul web

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view post Posted on 23/3/2015, 09:52     +1   -1
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sinceramente il costo mi sembra eccessivo e poi nel sito non si capisce molto,si parla di abbonamento...boh!! :unsure: cmq grazie dell'info ;)
 
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nickkk
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Lo venderanno in edicola...ma per quanto mi riguarda possono tenerselo!!... :D
 
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nickkk
view post Posted on 13/4/2015, 14:48     +1   -1




Caterina Vertova è Malafemmina

12 aprile 2015 - 06live

Ci sono attrici, donne, artiste, che non hanno bisogno di presentazioni altisonanti per ricordare il valore del loro lavoro. Caterina Vertova è, senza dubbio alcuno, parte di questo gruppo che mantiene alto il valore della cultura in Italia e nel Mondo. In scena attualmente con Malafemmina di Francesco Zarzana nei teatri italiani ( e che speriamo presto di potere vedere anche a Roma), Caterina Vertova ci ha dedicato un’intervista che raccoglie il senso stesso del fare arte, inteso come la capacità dell’artista di farsi mezzo, strumento a sostegno e favore dell’arte stessa.

Caterina Vertova, come racconterebbe lei il progetto legato al suo ultimo spettacolo teatrale Malafemmina?

Essenzialmente rappresenta la mia necessità di fare, come tanti, questo mestiere “al servizio di” e non più per accentrare l’attenzione su di me ( anche perché, volendo scherzare un pochino, tanto ormai quello l’ho già fatto!). Mi piacerebbe continuare a lavorare e costruire questo progetto anche con altre attrici. Per ora sto facendo da sola per dare agilità allo spettacolo. Mi piace la dimensione del teatro, mi piace la dimensione dell’uomo stesso in relazione anche allo spazio teatrale che diventa spazio dell’esistenza. Immagino di ripartire dallo spazio – teatro, di fare i conti con la solitudine e doverci ricostruire anche come esseri umani, partendo da condizioni di verità che spesso sono anche condizioni di grande fatica. Inoltre, dedico questo progetto anche alla possibile essenzialità che il teatro potrebbe riscoprire: se ci sono delle storie significative da raccontare e qualcuno che le racconta con passione, il teatro può non avere bisogno di altro e sarebbe bello poter invitare le persone, il pubblico, a raccogliersi e confrontarsi anche su questo.

Malafemmina accoglie le figure della mamma e della donna in un abbraccio ideale verso culture apparentemente lontane da noi.


Le voci di quelle donne, madri racchiude il senso della verità. Il mio primo spettacolo di poesie intorno alla cultura islamica, l’ho fatto più di venti anni fa, cercando con accuratezza la bellezza rivoluzionaria di quelle figure femminili. Da quello spettacolo compresi il senso della mia ricerca: il valore della dignità. Il mondo islamico è un mondo lontano, con il quale il resto del mondo ha un rapporto difficile, per questo come artista e come essere umano sento ancora oggi il dovere di contattare e non emarginare una realtà che è da scoprire. Noi artisti non costruiamo ponti o ospedali, non salviamo vite ma, abbiamo la possibilità di contattare mondi dei quali forse non abbiamo capito ancora molto, altrimenti ci sarebbe oggi probabilmente la pace nel mondo. Se non lo faccio io chi lo fa? Quando il mio essere donna e professionista diventano una cosa sola potremmo chiamare quel momento la felicità. Tua, mia , di chiunque riesce in questo! Io sono una madre ed ho sempre vissuto con i bambini ma non mi sento madre perché ho partorito: essere madre è una condizione, un’attitudine che mi permette di essere madre anche tua mentre ora ti sto parlando come viceversa tu puoi essere genitore mio mentre ti parlo.

La somma di tutti gli elementi che ti ho spiegato, permettono al mio lavoro di prendere un senso profondo. Se la smettessimo di considerarci la crem de la crem degli esseri umani e facessimo il nostro lavoro a servizio dell’anima e del cervello, potremmo diventare ricovero e ristoro per il pubblico. Non credo nella sola denuncia delle condizioni umane ma, credo che ci sia bisogno di tanta poesia e credo che, in questo Malafemmina, ce ne sia tantissima attraverso la musica e una ricerca attenta perché, nella tragedia di questi racconti c’è un’ assoluta vincitrice: la speranza. Io penso e vedo che queste donne che porto in scena sono proprio belle e piene di forza, ribadiscono una ripartenza! Ed è quello che dovremmo fare noi come esseri umani, se fossimo davvero consapevoli della situazione dove siamo arrivati in termine di assenza di valori forti verso i quali tendere.

Esiste un luogo comune che è possibile superare riflettendo sul messaggio che Malafemmina lascia agli spettatori?

Si, ed è quello di considerarsi sempre in quell’angolo in cui si pensa “ tanto a me non succederà mai” oppure “ chissà cosa avrà combinato quella per avere una vita del genere?”. È un angolo nascosto dove c’è la polvere del mal pensiero, dove si allontanano da noi le colpe per proiettarle verso una lei ipotetica o verso il genere umano se vogliamo. Abbiamo bisogno di una nuova presa di coscienza. In questo spettacolo non c’è quasi nulla sul palco: due sedie e due corde sulle quali appendo i simboli che mi trasformeranno nelle donne che racconto. In questo spettacolo c’è moltissimo: la loro e la nostra dignità.

Nei suoi 25 anni di carriera Caterina ha lavorato con grandi registi come Giorgio Strehler, Luigi Squarzina e Mario Missiroli . Fra i suoi successi, “Spettri” di Ibsen, “Macbeth” di Shakespeare e “Le tre sorelle” di Cechov, insieme a classici come “Elettra”, “Didone” e “Medea”. Al cinema ha debuttato con “Ginger e Fred” di Federico Fellini, e nel suo curriculum ci sono ilm come “Cuore Sacro” di Ferzan Ozpetek o “Lucrezia Borgia” di Florestano Vancini. Ma anche in televisione – dove è stata fra i protagonisti di tante fiction di successo (Commesse”, “Incantesimo”, “Il bello delle donne”, “Il Commissario”, “Io e Mio Figlio” “Gli Ultimi del Paradiso” e “Montalbano”) – ha accettato di interpretare soprattutto figure di donne vive e palpitanti, spesso lacerate da conflitti, donne che nascondevano, dietro al rassicurante gioco delle convenzioni, l’ansia di vivere l’avventura della vita in tutte le sue più contraddittorie manifestazioni. 06live oggi la ringrazia vivamente per questa testimonianza ricca di valori e spunti di riflessione utili a tutti.

FONTE: www.06live.com/?p=2745
 
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view post Posted on 13/5/2015, 18:18     +1   -1
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Io e le madri dei diritti violati
di ALESSANDRA VINDROLA

CATERINA Vertova è un fiume in piena di energia ed entusiasmo. Si capisce dal suo modo di parlare, caloroso, in cui ricorrono puntuali i temi che le stanno a cuore: il desiderio di condivisione, l'importanza della maternità, la concretezza. Da stasera a domenica sarà al Teatro Astra in prima assoluta, con "Malafemmina", produzione del Tpe tratta da un testo di Francesco Zarazana. "Lo spettacolo è il racconto di una donna - spiega l'attrice - che attraverso le storie di altre donne cerca di cambiare se stessa, e vuole condividere il suo percorso con gli spettatori. Quella donna sono io".

È un racconto autobiografico?
"Assolutamente no, piuttosto è la mia aspirazione, quello che mi aspetto dal teatro. Protagoniste sono invece cinque donne le cui vite hanno dovuto confrontarsi con diritti violati".

Storie vere o di fantasia?

"Tutte vere, tranne una. La prima riguarda una marocchina che ha perso la figlia su un barcone per colpa della mafia libica; la seconda è un ritratto di Anna Politkovskaja attraverso i ricordi dei figli; la terza è il viaggio di una donna alla ricerca della fede nella violenza di Baghdad; la quarta è la testimonianza di una donna ebrea, sopravvissuta all'Olocausto, che è diventata musulmana".

E la quinta?
"La quinta parla di una donna uccisa dal marito; ma di lei metto in luce il momento di libertà estrema che è il raccontarsi".

Ma non paiono "malefemmine"!
"No, ma il titolo mi piace perché è un atteggiamento diffuso, e non solo verso le donne, quello di insinuare che chi ha subito se l'è cercata".

In queste storie il tema dei diritti civili si interseca con quello degli affetti familiari.
"In effetti le donne di cui parlo hanno due cose in comune: non rinunciano alla speranza e sono tutte madri. E quando dico madre non penso a chi ha partorito, ma a quel valore universale che è la maternità, che può essere acquisito e rivolgersi a qualunque essere umano".

Un teatro molto idealista, il suo, no?
"Certo, questo è un mestiere in cui ci si mette al servizio degli altri e delle idee, se no che senso ha?".

Eppure lei ha fatto cose molto più popolari...
"Io ho iniziato giovane, ero una ragazza madre e dovevo guadagnarmi il pane. E questo mi ha insegnato ad apprezzare tutto il mio lavoro, senza distinguere una serie A da una serie B. Non rinnego nulla di ciò che ho fatto, anche perché la popolarità non è solo successo personale, è anche una crescita di rapporti. Sa quanto calore si con-dai divide con le persone che ti riconoscono per strada e ti salutano?".

Ha lasciato Roma per Torino: una scelta legata al lavoro?

"Ho deciso di abitare qui dopo aver concluso Centovetrine. È una città ideale per far crescere i miei figli, a misura d'uomo. E poi c'è il fiume, che io adoro. E infine, sul lavoro, la professionalità dei torinesi: qui tutti, dai colleghi al ciclista considerano il lavoro un beneficio, sono precisi e puntuali".

FONTE: http://torino.repubblica.it/cronaca/2015/0...522/?ref=search
 
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Stagione estiva teatrale 2007

Caterina Vertova, protagonista al teatro "La Pace"

Straordinaria la presenza scenica della protagonista che ha calamitato l'attenzione di un pubblico appassionato di teatro classico

di Caterina Pandullo

Si è perfettamente calata nella parte, con un'interpretazione intensa, appassionata e travolgente, Caterina Vertova, protagonista al teatro "La Pace" di Drapia della Medea di Seneca. Entrando direttamente dalla platea, scalza e avvolta in un lungo, fluido mantello nero, si è catapultata sullo spoglio palcoscenico, drappeggiato sullo sfondo da una tenda nera, calamitando l'attenzione di un pubblico poco numeroso ma appassionato di teatro classico. Nell'atto unico si snodano le fila dell'atroce, raccapricciante vendetta di Medea che, abbandonata da Giasone per Creusa, figlia del re Creonte, trama un disegno degno di una "macchinatrice dei peggiori crimini", come definita dallo stesso Creonte. Terribile l'invocazione iniziale di Medea agli spiriti del male e alle dee vendicatrici dei delitti perché accorrano a dare la morte alla nuova moglie di Giasone, al suocero, a tutta la famiglia regale e soprattutto li implora affinché lo sposo traditore "continui a vivere da esule, ramingo, privo di tutto, odiato e colmo di terrore", rimpiangendola come sposa. E mentre il coro, in moderna versione con giacca e cravatta e occhiali da sole, inneggia il canto nuziale, invocando il favore degli dei alle nozze regali, monta la rabbia di Medea contro Giasone "che mi ha strappato al padre, alla patria, al trono e ora mi abbandona in terra straniera". Invano la nutrice la esorta a placare la sua ira e a fuggire per mettersi in salvo, "prima la vendetta, poi la fuga" è la sua risposta. E terribile è la sua vendetta, alimentata dal ricordo di atroci scenari di orrori e delitti di cui si è macchiata per Giasone, preparata con le sue malefiche arti magiche e mascherata sotto forma di doni nuziali intrisi di veleni, fatti recapitare alla rivale dagli ignari, innocenti figli. E per colpire l'amore paterno, punto vulnerabile dell'ormai odiato marito, non esiterà a compiere l'ultimo orrendo atroce delitto uccidendo i due figli. Gli spettatori hanno applaudito a lungo, incantati dalla straordinaria presenza scenica della protagonista, che ha incarnato il dramma di Medea non solo attraverso le frenetiche movenze del sua gestualità fisica ma soprattutto per l'interno conflitto psicologico tra ragione e passione in cui l'incapacità di arginare il male sfocia nell'ineluttabile sentimento della vendetta che nella tragedia di Seneca assume anche un senso espiatorio.

FONTE: www.tropeaedintorni.it/VertovaMedeaTeatroLaPace.htm
 
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Le Camere di Commercio tra passato, presente e futuro.

PAVIA | Mercoledì 2 dicembre alle ore 9,30 nella Sala Consiliare della Camera di Commercio di Pavia, in via Mentana 27, si svolgerà il convegno “Qualità e trasparenza del mercato. Lezioni dalla storia per le regole del futuro”.
Si discuterà del ruolo delle Camere e del cambiamento che le attende: partendo dal passato, quando l’istituzione intervenne a garantire le regole entro cui si articolavano le relazioni economiche, arrivando all’oggi e guardando al domani.
Ad affrontare temi importanti per lo sviluppo delle imprese e dell’economia locale, nomi autorevoli del mondo camerale e non: Aldo Bonomi, Piero Bassetti e Ivan Lo Bello, presedente Unioncamere. Al convegno, introdotto dal Presidente Franco Bosi, partecipa il rettore dell’Università di Pavia Fabio Rugge.
L’attrice Caterina Vertova presterà amichevolmente la voce ad alcuni brani del codice medioevale “Breve Mercadantie Mercatorum Papie. Prima legislazione mercantile del 1295″ tradotto anni fa a cura della professoressa Renata Crotti dell’Università di Pavia.

FONTE: http://www.noimedianetwork.it/2015/12/le-c...sente-e-futuro/

Qualità e trasparenza del mercato. Lezioni dalla storia per le regole del futuro.

ore 9.45 ACCOGLIENZA

ore 10.15 SALUTI ISTITUZIONALI

Franco Bosi, Presidente Camera di Commercio di Pavia

Fabio Rugge, Rettore Università degli Studi di Pavia

ore 10.30 INTERVENGONO

Ivan Lo Bello, Presidente Unioncamere e componente del Comitato scientifico Centro per la cultura d’impresa
La moderna “Universitas mercatorum”.Le funzioni di tutela del mercato all’origine dell’ente camerale

Renata Crotti, Docente di Storia Economica del Medioevo, Università degli Studi di Pavia
La lunga vita del “Breve”: perché da sempre i ‘mercanti’ hanno bisogno di darsi regole

LETTURE DAL “BREVE” A CURA DI CATERINA VERTOVA

Piero Bassetti, Presidente Associazione Globus et Locus
L’impresa tra Stato e Mercato in un mondo glocale



Sono stati invitati

Ministero dello Sviluppo Economico

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

Rappresentanza in Italia della Commissione Europea

APERITIVO

Al termine verrà offerta in omaggio una copia del Volume “Breve Mercadantie Mercatorum Papie” a cura di Renata Crotti e Carla Maria Cantù, edito dalla Camera di Commercio di Pavia

FONTE: www.pv.camcom.it/index.phtml?Id_VMenu=260&daabstract=5341
 
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20 Gennaio 2004

Teatro: metti una sera a cena in tournee con la Vertova

Metti, una sera a cena la commedia di Giuseppe Patroni Griffi, un classico del teatro contemporaneo, parte per il suo secondo anno di tournee. Dopo il debutto a Gubbio il prossimo 27 gennaio, lo spettacolo sarà ospite in varie città italiane, fra le quali,Messina, Trapani, Avellino, Salerno, Arezzo, Trento, Belluno, Trieste, Palermo, per chiudere la tourne'e 2003-2004 al Teatro Strehler di Milano. Interpreti di questa nuova edizione prodotta dal Teatro Eliseo: Caterina Vertova nel ruolo di Nina, Stefano Santospago (Michele), Kaspar Capparoni (Max), Monica Scattini (Giovanna), Alessandro Averone (Ric). Cinque parti di grande rilievo interpretate al debutto, nel 1967, rispettivamente da Rossella Falk, Carlo Giuffre', Romolo Valli,Elsa Albani, Umberto Orsini. La regia è dello stesso Patroni Griffi, le scene e costumi di Aldo Terlizzi. La piece, da cui nel 1969 fu tratto anche un film, (con Florinda Bolkan, Tony Musante, Jean-Louis Trintignant, Lino Capolicchio, Annie Girardot) diretto dallo stesso autore, registra un momento di crisi nella vita di un "clan", come Patroni Griffi ama definire un gruppo di amici coeso da rapporti stretti e intricati. Clan che s'è sostituito alla famiglia tradizionale, agli affetti tradizionali, formando un groviglio inestricabile di cui non si riesce a fare a meno: allora perché lasciarsi, perché soffrire, se con molta intelligenza si può vivere uniti tutti insieme? Vangelo o Bibbia dei nostri tempi, come fu definita allora questa storia, graffiante e sentimentale insieme, di una donna affascinante che tesse i suoi molteplici rapporti amorosi. Non più il classico triangolo marito-moglie-amante, ma un pentagono dove si incastrano situazioni di un certo liberismo sfoderato con compiacente cinismo. Messa in scena dalla Compagnia dei Giovani, per la quale questo testo fu scritto e che fece grande scalpore al suo debutto, la commedia fu replicata con grandissimo successo per due anni consecutivi. Successo che si è ripetuto anche oggi a distanza di oltre trentacinque anni. "C'è nella storia la paura della solitudine, oppure la paura del mondo che induce la gente a chiudersi in piccoli gruppi." annota l'autore "Oggi viviamo tutti così. In cellule che non comunicano tra loro, in piccole società isolate: ciascuno con le sue regole, i suoi riti, le sue funzioni, le sue guerre. Gruppi, bande, consorterie- è naturale che nascano all'interno di questi gruppi complicazioni affettive, sentimentali, psicologiche. Un groviglio inestricabile, ma di cui non si riesce a fare a meno. E se qualcuno tradisce, se per esempio una donna non si accontenta di essere la moglie di suo marito, ma si innamora anche di un estraneo, se addirittura progetta di andarsene con lui… allora lo sgomento e l'infelicità degli altri è tale che l'unica soluzione consiste nel far finta di niente, nell'assorbire l'estraneo nel gruppo: pur di non rompere l'apparente equilibrio ".

FONTE: http://archivio.agi.it/articolo/dceefcddb9...aterina_vertova

Qui ci sono altri vecchi articoli riguardanti fiction, spettacoli o apparizioni tv della nostra Caterina :)

http://archivio.agi.it/fatti/caterina_vertova/
 
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Presentazione del libro “La Responsabilità delle Aspettative- Storie di Affido”, Torino 20 aprile

Mercoledì 20 aprile, ore 18.00 Presso Scuola Holden, Piazza Borgo Dora 49

Serata dedicata all’affidamento familiare. Verrà presentato il libro “La Responsabilità delle Aspettative- Storie di Affido” , a cura di Mattia Garofalo – Scuola Holden, nato dalla collaborazione tra Città di Torino – Assessorato alle Politiche Sociali, Scuola Holden, Educatorio della Provvidenza, Associazione Museo Nazionale del Cinema, con il contributo della Fondazione CRT.

Storie di assistenti sociali, psicologi, avvocati, giudici, educatori, volontari, che raccontano la propria esperienza, lasciando affiorare i sentimenti che provano nell’accompagnare bambini, ragazzi e adulti nel costruirsi come persone e come famiglie.

Verrà anche presentato l’album “Storie di Affido a fumetti”, a cura di Luca Blengino e Cristiano Spadavecchia, raccolta di storie disegnate da un gruppo di ragazzi che hanno vissuto direttamente l’esperienza dell’affido.

Alla serata, alla presenza del Sindaco Piero Fassino e del Vice Sindaco Elide Tisi, interverranno il Presidente del Tribunale per i minorenni Stefano Scovazzo, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni del Piemonte e della Valle d’Aosta Anna Maria Baldelli, i Direttori Generali delle Aziende Sanitarie cittadine, l’avv. Cristina Giovando per la Fondazione CRT.

Accompagnamento artistico e musicale con l’attrice Caterina Vertova, il pianista Nino La Piana, il sassofonista Gianluigi Corvaglia e il crooner Matteo Brancaleoni.

Con il contributo della Fondazione CRT.

FONTE: http://www.comune.torino.it/pass/informadi...rino-20-aprile/
 
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Test gratuito dell'Hiv in piazza Castello

"Seminiamo prevenzione, sotterriamo il pregiudizio": sabato 7 maggio in piazza Castello a Torino, ci si potrà sottoporre al test gratuito dell'Hiv grazie all'iniziativa dell'Associazione Arcobaleno Aids Onlus. L'evento è stato organizzato per portare il test rapido e gratuito in piazza, alla portata di tutti, e per diffondere una corretta informazione. La testimonial dell'iniziativa è l'attrice Caterina Vertova.

Ritorna quindi l’appuntamento con la prevenzione Hiv/Aids dell’Associazione Arcobaleno Aids onlus che sarà presente in piazza con un gazebo e con una postazione mobile per una giornata che ha un triplice obiettivo: eseguire HIV test sulla popolazione maggiorenne; offrire una immagine di “normalità” del test HIV nella popolazione generale; riportare l’attenzione sociale sulla malattia da HIV/Aids.

Questa edizione si arricchisce di un messaggio simbolico: un sacchetto di semi (da piantare in vaso) sarà regalato alle persone che fanno il test o che si soffermano in colloquio per chiedere informazioni e consigli. Un simbolo che viene donato affinché ciascuno diventi testimonial del messaggio di prevenzione e di corretta informazione, perché il pregiudizio può ferire più della malattia.

FONTE: http://www.torinotoday.it/eventi/test-grat...o-7-maggio.html
 
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Seminiamo prevenzione, sotterriamo il pregiudizio

Una testimonial d’eccezione: Caterina Vertova

In occasione dei 20 anni festeggiati lo scorso 2015, l’Associazione Arcobaleno Aids onlus ha una risorsa in più a sostegno della propria mission: Caterina Vertova. Una testimonial, una famosa attrice ma, soprattutto, una donna che ha deciso di scendere in campo contro la discriminazione. Torino conosce bene l’impegno che la signora Vertova dedica anche ad altre importanti cause come, ad esempio, la lotta contro la violenza sulle donne.

<< Recitando indossiamo maschere e diamo vita a personaggi; l’esperienza della recitazione ci porta a comprendere sofferenze ed emozioni e a trasmetterle al pubblico. Penso che ad un certo punto della nostra carriera di attrici e attori – spiega Caterina Vertova – sia importante togliere le sovrastrutture e le maschere per entrare in contatto con la vita in modo profondo e vero.

Ritengo perciò doveroso mettersi al servizio come persone per sostenere cause importanti, dando il nostro nome e il nostro volto di attrici e attori per veicolare messaggi forti. Credo nella serietà e nell’importanza dell’impegno dell’Associazione Arcobaleno Aids onlus per la quale ho deciso di scendere in campo, facendo miol slogan della girnata “Seminiamo prevenzione, sotterriamo il pregiudizio”
>>.

FONTE: www.fctorinospa.it/seminiamo-preven...il-pregiudizio/
 
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concorso Nazionale
Una Ragazza per il Cinema 2016 - Regione Piemonte
Galleria San Federico 28 Giugno dalle ore 20
il Presidente di Giuria sarà la bellissima attrice Caterina Vertova
Attrice Teatrale e Cinematografica di grande temperamento e grande cuore

https://www.facebook.com/mirellaroccafashi....unseen-section
 
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Alessandra Boassi vince la II° selezione Regione Piemonte di "Una ragazza per il cinema" 2016
Bellissima serata al Caffè Letterario UP (Corso Savona, 60 - Moncalieri - To)


La gara vera e propria si è svolta in diverse fasi: un primo defilè, che ha visto le sedici partecipanti sfilare sul red carpet abbigliate da “La Lobbia Donna” e “Monica Bijoux”, il secondo con i capi di “Rossetti Fashion”, una prova talento (ballo, canto o recitazione, a scelta delle partecipanti) e il gran finale con protagonisti gli abiti da sposa di Dario Barbero “V come Vintage”.


Arduo come sempre il lavoro della Giuria che per l’occasione era composta dal sottoscritto, insieme a Alex Vaudano, musicista, Alex Gaydu, produttore discografico, Enzo Dino, attore e regista, Ferdinando Vetere, attore e regista, Antonio Maglione, Stefano Pesce, manager di Aquolina, Lorenzo Greppi, Direttore Marketing di Care Beauty Medical, Daniele Meli, per Perkys Pearl, Marco Lazzerini, docente di dizione, Patrizia Scoppelletti, Motival Coach, Valentina Acciardi, dal Grande Fratello, Lorenzo Branchetti, presentatore de “La prova del cuoco” su RAI1 e dalla affermata attrice di cinema e TV, Caterina Vertova, Presidente di Giuria quanto mai prestigiosa

FONTE: www.bdtorino.eu/sito/articolo.php?id=20760
 
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A completare la rassegna “Comedy Show” il 22 maggio sarà “La casa di ciascuna”, un progetto inedito ideato da Caterina Vertova che indaga i rapporti fra donne di diversa età e nazionalità. Tutti gli spettacoli inizieranno alle ore 21.

FONTE: http://altoadige.gelocal.it/tempo-libero/2...cchi-1.14114804
 
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LA CASA DI CIASCUNA

Autore: Caterina Vertova
Regia: Caterina Vertova
Genere: teatro civile
Cast: con Caterina Vertova e con Chiara Visca e Consuelo Serraino
Descrizione
Uno spettacolo di donne che parlano di donne, che condividono e scoprono, liberano bellezza e competenze, lasciano brillare sotto le luci di un palcoscenico la loro identità preziosa che si confronta con le eroine del mito e della religione.

La casa di ciascuna è però anche un progetto di dialogo fra donne diverse per età, cultura, estrazione ed esperienza accomunate dalla voglia di condividere e mettersi in gioco, dal desiderio di tradurre in un atto scenico, pubblico e poetico un incontro.

Lo spettacolo si pone al termine di un intenso percorso laboratoriale di ricerca, tecniche teatrali e drammaturgia sviluppatosi da gennaio 2017 e guidato dall'attrice e regista Caterina Vertova accompagnata da Chiara Visca e Consuelo Serraino.


FONTE: http://www.teatro.it/spettacoli/cristallo/...cuna_2294_36258
 
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Caterina Vertova a “Senzatomica”

Nell’ambito della mostra “Senzatomica” attualmente in corso a Pergine Valsugana, sabato 22 ottobre alle 11, nel foyer del teatro comunale, la soprano Loredana Merlin, con il maestro Antonio...


Nell’ambito della mostra “Senzatomica” attualmente in corso a Pergine Valsugana, sabato 22 ottobre alle 11, nel foyer del teatro comunale, la soprano Loredana Merlin, con il maestro Antonio Camponogara e l’attrice Caterina Vertova proporranno una performance ricca di parole e di musica:

“Visioni di Speranza

Musica e Parole per il cuore”.

La visione della speranza nasce anche dalla consapevolezza che la bellezza
esiste dentro e fuori di noi e che essa può propagarsi e diffondersi nei cuori.

Il programma comprende musiche di Mozart, Bellini, Verdi, Puccini, Duparc, Debussy, Liszt, mentre i testi della stessa Loredana Merlin, verranno letti da una grande attrice di teatro e cinema Caterina Vertova.


FONTE: http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/tem...mica-1.14284741
 
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